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Imprese e crisi energetica: quando l’emergenza energia richiede un piano di emergenza 

Postato da: hadmin 4 Novembre 2022 Nessun commento

È un gioco di parole, ma terribilmente vero: l’emergenza energia richiede un piano d’emergenza. 

Il costo delle bollette dell’energia elettrica, in arrivo nelle prossime settimane, sarà in molti casi il doppio di quelle relative allo stesso periodo del 2021 e ancora peggio per il gas, dove l’aumento medio stimato è nell’ordine del 120%. 

Ma qual è la causa principale di questi rincari? Il problema è legato proprio alla scarsità della materia prima, cioè il gas, che, ad esempio, nel mese di agosto ha superato i 300 euro per megawattora (rispetto all’anno precedente intorno ai 50 euro).

Certamente negli ultimi giorni il prezzo è sceso sotto i 100 euro e questo è dovuto da un mese di ottobre straordinariamente caldo che ha consentito di prorogare l’accensione dei riscaldamenti e di avere il tempo di fare rifornimento (un ringraziamento per le bollette, ma non troppo per il nostro Pianeta). 

E per quanto riguarda le imprese? Ovviamente, come per tutti, l’aumento del prezzo dell’energia è un evento totalmente indipendente dall’azienda che riduce il margine di profitto e ha un impatto immediato sulla cassa. La domanda ricorrente che si impongono gli imprenditori è, infatti, “Cosa posso fare ora?” Tenendo sempre a mente che prendere una decisione può avere un effetto positivo nell’immediato, ma nel medio lungo può creare problemi.

Una di queste è la richiesta di moratoria su finanziamenti, ovvero la sospensione di una obbligazione concessa per legge e la proroga della relativa scadenza.

La situazione di moratoria, senza particolari interventi di copertura da parte dello Stato (come ad esempio nel periodo di pandemia), obbliga la banca a collocare l’azienda in stato di “forbearance” con conseguente comunicazione al sistema bancario: l’impresa diventa un sorvegliato speciale che, almeno per i successivi 12/15 mesi successivi, non potrà avere credito dalle banche.

In un caso come questo come in tanti altri è assolutamente necessario disporre di strumenti specifici che permettano di pianificare l’impatto delle proprie decisioni e valutarlo nel tempo. 

Per raggiungere tale obiettivo è necessario sviluppare un percorso particolare e noi di Hive Value siamo in grado di supportare le imprese attraverso tool specifici e un piano di consulenza che risponda alle loro esigenze.

Come?

✔ Simulando l’andamento del costo dell’energia e di eventuali (e attesi) contributi

✔ Analizzando l’impatto dal punto di vista economico e finanziario per un periodo di almeno 12 mesi

✔ Identificando i costi e i flussi di cassa su cui poter intervenire, stabilendo una gerarchia che tenga conto dell’impatto immediato e nel medio termine

✔ Simulando in modo veloce gli interventi su costi e flussi al fine di sapere cosa succede in un periodo di almeno 12 mesi